Intervista M'arte 2011
Giacomo Saviozzi - Enrico Pantani
Toscana Tv
videoanimazione fotografia e pittura
Giacomo Saviozzi - Enrico Pantani
con musica ed effetti audio Carlo Schivo
con:
con musica ed effetti audio Carlo Schivo
con:
Fabio Bongi
Sofia Stano
Frida Pantani
Angela Ameli Semplice, vivace, scontata ed accogliente, carica di piccoli significati: è la casetta familiare ed archetipica, con tanto di giardino, con il bucato steso e profumato, ma che si rivela in realtà lo scenario fragile, la quinta fittizia delle false sicurezze e delle ipocrisie che corrodono il “nostro” tempo, nell’installazione agibile, installazione-video e video-animazione “Para-Dossi”, di Enrico Pantani e Giacomo Saviozzi con musica ed effetti audio di Carlo Schivo
E mentre “fuori c’è il sole, il profumo di lavanda che inebria i sensi… l’odore del sapone di Marsiglia”, e la vita vuole sembrare “semplice” ordinata e decisa, dentro di “noi” spesso c’è ben altro: un estremo, “finale” paradosso.
In un “eterno” ripetersi degli eventi, dai poli opposti di un inizio-una fine, convivono le antitesi destabilizzanti dell’esistenza: vivere o far morire, “uccidere, violentare, uccidersi, essere traditi”. Attraverso la videoproiezione in stop-motion, che aggancia il reportage all’arte contemporanea, di Giacomo Saviozzi, e la pittura provocatoria di Enrico Pantani, avviene la rottura veicolata delle abitudini mentali, proprio a partire dall’esperienza delle frizioni profonde insite nelle coordinate sociali. E la coscienza si smuove, alla ricerca di un “rimedio” (parare), alle “alture” (dossi), che ogni giorno siamo - realmente - costretti a dover superare.
Elena Capone
Realizzazione di una videoproiezione in stop-motion di Giacomo Saviozzi e pittura di Enrico Pantani.
Unire due forme artistiche apparentemente “slegate” tra loro per raccontare un “dentro” “paradossale” dove le “visioni” di due artisti si fondono in un unico video/animazione della durata di 4min circa tra colore e bianco e nero, tra “Para-Dossi” e “fantasie”, dove tutto sembra essersi fermato ma che inesorabilmente si scontra con la realtà del “nostro” tempo. Prendere coscienza per cercare “rimedio” (parare) alle “alture” (dossi) che ogni giorno siamo costretti a dover superare.
Note biografiche autori:
Giacomo Saviozzi è nato a Lucca il 25/ 8 /75, vive e lavora alle porte della Maremma.
Grafico Pubblicitario fino al 2005 ha tenuto corsi di formazione di grafica per la Provincia di Pisa nel Carcere di Volterra dal 2002 al 2004.
Volontario per il Carcere nel GVC di Lucca dal 1994.
Nel 2005 ha pubblicato per la casa editrice Non Solo Stampa di Pisa il libro fotografico Scendo cambio il mondo e torno, un reportage fotografico in tempo di pace sui movimenti pacifisti da Firenze a Roma con prefazione del giornalista Alfio Nicora.
Ha pubblicato a marzo 2008 il libro fotografico “L’interruttore del buio” reportage fotografico a trent’anni dalla legge 180 detta Basaglia. Con testi di Paolo Crepet, Silvano Agosti, Cinzia Busi Thompson, Gisella Trincas, Andrea Tagliasacchi. Psicoradio, edito da Morgana Edizioni Firenze.
Aprile illustra con 30 immagini il libro: “Scuola senza zaino” ed. Morgana.
Novembre/dicembre 2008 partecipa alla mostra collettiva “collettivo 180 alla galleria d’arte Gestalt di Genova con: Bruno Cattani, Carla Cerati, Chiristian Martinelli, Claudio Ernè, Enzo Cei,Gian Butturini, Gianni Berengo Gardin, Giordano Morganti, Giorgio Bergami, Giovanni Sesia, Luciano D'alessandro, Mario Dondero, Massimo Stefanetti, Michele D'ottavio, Uliano Lucas, Vasco Ascolini
A maggio 2008 con 15 scatti illustra il primo numero della seconda serie della la rivista nazionale “Antipodi” della Federazione Comunisti Anarchici sul tema della sicurezza con interventi di Saverio Craparo, Giuseppe Panella, Adel Jabbar, Andrea bellocci, Francesco Cisarri, Giovanni Cimbalo.
Maggio 2008 finalista del concorso nazionale “Fuori dove?” del Comune e Provincia di Milano con presidente della giuria il fotografo Gianni Berengo Gardin.
Giugno 2008 Illustra con 50 immagini il libro “Donne al timone” ed. Morgana
2009 mostre a: Milano, Pisa, Firenze, Roma, Cagliari, Vercelli, Pisa, Volterra, Genova, Bologna, Trieste
Luglio 2009 Presente nella collettiva internazionale e nel libro “l’una e l’altro” Palazzo Panciatichi - Firenze, Palazzo Ducale - Certaldo, Casa d’arte Barbagiana - Pontassieve
Agosto 2009 Realizza il video/documentario “l’una e l’altro” 50 artisti italiani e tedeschi a confronto.
Dicembre 2009 Realizza il video/documentario “Borse nere come nidi” documentario sulla casa studio dell’ artista Elena Salvini Pierallini
Gennaio 2010 Volterra Logge del Palazzo dei Priori “Nannettaicus Meccanicus” mostra personale e presentazione del dvd su Nannetti Oreste Fernando detto N.O.F 4 con il pittore armeno Endza
Febbraio 2010 Presentazione del dvd “Nannettaicus Meccanicus” presso la sede espositiva della Corte degli Accorti a Castelnuovo D’Elsa diretta da Chiara Riondino.
Giugno 2010 Partecipa con il video: “L’interruttore del buio” al Festival MultiArte di Montatone (Fi)
Giugno 2010 Kassel- Germania “Inszenierungen” personale - Video istallazione
Attualmente collabora con la regista e produttrice statunitense Susan Steimberg.
Giacomo Saviozzi: giacomosaviozzi@libero.it
Cell: 3206664448
Passano gli anni, le parole volano, i destini si incrociano, le musiche cambiano (e non sempre in meglio), ma non si interessa di niente.
C'è solo un episodio rilevante verso i 9 anni: disegna la porta di casa con i pastelli a cera regalati dalla nonna, disegno andato perso per marcato menefreghismo.
C'è solo un episodio rilevante verso i 9 anni: disegna la porta di casa con i pastelli a cera regalati dalla nonna, disegno andato perso per marcato menefreghismo.
Compie gli studi classici, ancora adolescente inizia a suonare la batteria, poi la chitarra, qualcosa si smuove, sembra che la musica sia nelle sue vene, tanto da iscriversi alla facoltà di Lettere con indirizzo Musica e Spettacolo. Sono gli anni in cui Firenze gli pare il centro del mondo (anche se non lo è), inizia a disegnare, poi a dipingere, pian piano la passione per la musica va diminuendo (ma non si esaurisce).
Durante un viaggio in Svizzera vede la prima opera d'arte significativa, una macchina di Jean Tinguely, e questo lo spinge a produrre diversi disegni al giorno.
Pressappoco a quest'altezza della vita, diciamo intorno ai 20 anni, si colloca la fissazione per i quadernetti d'appunti, nei quali inserisce disegnetti, progetti, pensieri, ossessioni, paure, visioni, punto di partenza per i dipinti.
Ancora oggi il blocchetto formato 14x9 cm è la sua necessaria contemplazione.
Pressappoco a quest'altezza della vita, diciamo intorno ai 20 anni, si colloca la fissazione per i quadernetti d'appunti, nei quali inserisce disegnetti, progetti, pensieri, ossessioni, paure, visioni, punto di partenza per i dipinti.
Ancora oggi il blocchetto formato 14x9 cm è la sua necessaria contemplazione.
Dopo anni passati in studio alla ricerca di immagini e composizioni decenti, ad aprile 2008 espone per la prima volta i suoi lavori nella torre medievale di Calcinaia.
A maggio, su consiglio di un amico, invia alla direzione del Festival Volterra Teatro alcune foto dei lavori. Il giorno dopo viene scelto un dipinto per il manifesto dell'evento. Sempre nell'ambito del Festival viene invitato ad esporre i suoi ultimi lavori.
A maggio, su consiglio di un amico, invia alla direzione del Festival Volterra Teatro alcune foto dei lavori. Il giorno dopo viene scelto un dipinto per il manifesto dell'evento. Sempre nell'ambito del Festival viene invitato ad esporre i suoi ultimi lavori.
Su segnalazione di Bianca Tosatti partecipa al Premio Treccani degli Alfieri a Montichiari (Brescia), classificandosi secondo. Rimane in mostra dal 14 dicembre 2008 fino all'11 gennaio 2009.
Rientra in studio e si concentra su una serie di ritratti che in aprile 2009 faranno parte della personale Improvvisa(mente), alla Corte Arte Contemporanea di Firenze.
Tra Natale 2009 e l'Epifania 2010 espone a Castelnuovo Val di Cecina presentando un ciclo di lavori dal titolo "Les animaux".
Il 6 febbraio 2010 inaugura una personale nel Teatro dell'Affratellamento a Firenze in collaborazione con la galleria La Corte Arte Contemporanea e l'associazione Cult Cube. Una serie dedicata interamente al mondo dei ballerini in chiave ironica.
Nello stesso mese viene invitato all'Arte fiera Cremona, dove presenta alcuni lavori recenti nel box dell'Officina Creativa La Manica di Lunga di Sospiro e la Galleria Daniela Rallo.
Ad aprile presenta una serie di 23 tele dal titolo “Postpartum” all’interno della Galleria Accademia libera natura e cultura di Querceto. La mostra è curata da Ursula Vetter con testi di Elena Capone.
Tra maggio e luglio è impegnato in mostre in Italia (Firenze, Vicopisano) e all’estero (Malta).
Tra maggio e luglio è impegnato in mostre in Italia (Firenze, Vicopisano) e all’estero (Malta).
Dal 19 luglio al 1 agosto 2010 una personale all’interno del Festival Volterra Teatro, per il quale ha disegnato il logo del manifesto.
http://www.enricopantani.it
Carlo (Charly) Schivo Nato ad Alassio il 27 ottobre 1972.
Carlo (Charly) Schivo Nato ad Alassio il 27 ottobre 1972.
Vive a Pomarance (Pi). Studia pianoforte presso il Liceo Musicale Parificato e Accademia di Alto Perfezionamento "Lorenzo Perosi" di Biella e, successivamente, Jazz e improvvisazione con il Maestro Filippo Rodolfi.
Approda all'attività discografica nel 1992, come turnista e arrangiatore per il disco di esordio del duo hip-hop Sottotono "Sotto Effetto Stono".
Arrangiatore e produttore artistico per conto di Audiar - Sony Music, nelle produzioni di Statuto, Vallanzaska, Assist, Suonatori delle 4 provincie, Maria Giò, Annalisa Cantando, Isabella Biffi, Michele Trentini e numerosi altri artisti.
Ha collaborato conMarina Fiordaliso, Danilo Amerio, Fabrizio Berlincioni (autore per Mina, Fausto Leali, Anna Oxa) e Francesco Baccini.
Dal 2003 cura la produzione artistica dell'artista latino-americano El Rubio Loco.
http://www.charlyschivo.com
Dal 2003 cura la produzione artistica dell'artista latino-americano El Rubio Loco.
http://www.charlyschivo.com